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Il progetto Modbrake presentato a Torino

POLITECNICO DI TORINOSi è tenuta il 28 ottobre 2009 nel salone d’onore del Castello del Valentino la Conferenza finale e dimostrazione dei moduli frenanti, relativa all’evento conclusivo del progetto Modbrake.
All’evento ha partecipato Adam Grodzicki della Commissione Europea, oltre a ricercatori ed esperti provenienti dall’Ateneo torinese e da tutta Europa.

Modbrake sta per “Sistemi frenanti modulari innovativi per treni europei ad alta velocità”. Il progetto fa parte del sesto programma quadro della commissione europea (EU-funded R&D), partito l'1 giugno 2006 e la cui durata ufficiale è di 41 mesi. L’obbiettivo è quello di migliorare l’interoperabilità dei sistemi frenanti nella rete ferroviaria europea, con particolare attenzione alle prestazioni del sistema. Questo progetto fa parte del più ampio Progetto Integrato MODTRAIN, che è partito nel febbraio 2004.

Durante la conferenza sono stati esposti gli obbiettivi generali del progetto, tra cui i requisiti funzionali del sistema frenante modulare, e discussi i risultati della standardizzazione, inclusi gli aspetti riguardanti la generazione dell’aria compressa, dell’architettura dei sistemi e dell’equipaggiamento dei carrelli frenanti.

Il sistema frenante è infatti uno dei sottosistemi più critici e complessi dei veicoli ferroviari, in particolare per quel che riguarda i requisiti di sicurezza. Attualmente il settore industriale che si occupa della fornitura dei sistemi frenanti ferroviari è caratterizzato da una costosa e non necessaria diversità di prodotti, modalità di testing e procedure di manutenzione. Per ridurre la complessità ed il costo sostenuto per produrre i sistemi frenanti, il progetto MODBRAKE propone di rendere tali sistemi modulari. Per poter sviluppare un sistema frenante modulare si devono elaborare e valutare le relative specifiche progettuali, i moduli standardizzati così definiti saranno intercambiabili sia per quel che riguarda le funzione che le interfacce, ma dovranno mantenere la loro specificità in modo che il futuro tecnologico dei diversi produttori venga garantito.