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Al Politecnico il cinema è eco-sostenibile

POLITECNICO DI TORINORealizzare un “green set” significa organizzare la produzione di un film secondo parametri di sostenibilità. I non addetti ai lavori difficilmente pensano che i film siano di fatto il frutto di un processo produttivo che comporta consumi e sprechi, al pari di qualsiasi altro ciclo di vita industriale. La produzione di un film italiano a medio budget determina un impatto sull'ambiente, tenendo presente la sola fase di lavorazione sul set, di circa 63 tonnellate di CO2, che corrisponde all'energia consumata in un anno da sei case oppure alle emissioni annuali di 12 veicoli. Un blockbuster statunitense può arrivare a rilasciare l0.000 tonnellate di CO2. Adottare pratiche eco-sostenibili nelle diverse fasi di lavorazione del prodotto cinematografico significa ridurre considerevolmente l’impatto ambientale.

L’Ateneo che pone fra i suoi obiettivi strategici la sostenibilità, sta sviluppando queste tematiche anche nel corso di laurea in ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione. Il corso, unico in Europa, forma profili professionali che sappiano operare e inserirsi, con capacità di innovazione, nella filiera della produzione digitale.

Anche l’eco-sostenibilità dei processi rientra nelle logiche di una nuova modalità di fare cinema e della tematica si è parlato diffusamente nel corso del Muuh Film Festival 2012, rassegna di cortometraggi organizzata dall'Associazione Colori Quadri, durante la quale Alice Ferrari e Lucia Marengo, laureate in Ingegneria del cinema, hanno presentato la propria tesi dedicata alla "produzione cinematografica eco" e i risultati dell’esperienza diretta su un "green set".

Anche il Festival ha fatto una precisa scelta di "eco-sostenibilità": gli impianti audio-video e luci saranno infatti interamente alimentati da energia pulita prodotta da dinamo mosse da bici utilizzate dagli stessi spettatori, dai registi presenti e da gruppi ciclistici amatoriali coinvolti dagli organizzatori.

Sempre nell’ambito della collaborazione con Colori Quadri, nell’ottica di sensibilizzare gli studenti alle tematiche dell’eco-sostenibilità, un’altra iniziativa, altrettanto particolare, è stata ospitata dal 10 settembre nella segreteria studenti del Poli. Così come fatto in altre occasioni, l’Ateneo ha proposto un’azione dimostrativa per dare consapevolezza sui consumi energetici e sulla possibilità di produrre l’energia in modo alternativo.

“Al Poli si pedala ma si arriva lontano”, è lo slogan che ha accolto gli studenti che hanno voluto partecipare, visualizzando i filmati dell'Ateneo attraverso un monitor avviato con una bici reclinabile, prototipo progetta dagli studenti del team Policumbent.