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INTETAIN 2015: l'interazione uomo-macchina nell'intrattenimento digitale

POLITECNICO DI TORINOUn’industria da 2.000 miliardi, 36 miliardi solo in Italia. Il settore dell’intrattenimento digitale non contribuisce soltanto a fornire a ognuno di noi gli strumenti per divertirsi con gli ultimi ritrovati tecnologici, ma anche a stimolare la crescita economica. E ad essere al secondo posto nel mercato dell’intrattenimento è il segmento videogiochi, un settore dove si concentrano le energie più innovative e creatrici del comparto informatico.

Dal 10 al 12 giugno questi temi sono stati affrontati nel corso del convegno internazionale INTETAIN – International on Intelligent Technologies for Interactive Entertainment, che si è svolto presso il Politecnico di Torino. La conferenza, giunta alla settima edizione, è stata un’occasione per discutere dell’interazione uomo-macchina; in particolare, sono state approfondite le molteplici sfaccettature che questa interazione rivela nel campo dell’intrattenimento digitale. Dai videogiochi alle guide museali, il corpo umano e la macchina, infatti, sembrano fondersi sempre di più grazie all’utilizzo di interfacce sofisticate, ponendo sfide sempre nuove non solo all’ingegneria informatica, ma anche alle scienze sociali. Quello dei videogiochi è un settore di punta per l’applicazione di queste tecnologie informatiche ed è in grado anche di influenzare fortemente il mercato delle ICT: le tecnologie sviluppate per i videogiochi presentano, infatti, caratteristiche (come la necessità di sviluppare interfacce molto potenti) che ne fanno un banco di prova ideale per testare applicazioni innovative.

Giovedì 11 giugno il convegno ha visto la partecipazione di due esperti d’eccezione: la Prof.ssa Ming C. Lin, studiosa di interazione e simulazione in ambienti virtuali, che ha tenuto un intervento dal titolo “Perceptually-Inspired Computing”, e il Prof. Anthony L. Brooks, che ha parlato di sensori durante l’intervento “Sensors for the Senses: Meaning-making via self-active entertainment experiences”.

La conferenza è stata anche l’occasione, sempre nella giornata di giovedì, per vedere in azione Virgil, il robot nato da una collaborazione fra Telecom Italia e il Politecnico che da alcuni mesi rende le visite al Castello di Racconigi (Cn) un’esperienza unica grazie alla sua attività di guida museale: Virgil, infatti, è comandato a distanza dalle guide ed è dotato di una telecamera che registra e proietta ai visitatori immagini di zone del Castello non accessibili.