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La Regione punta sull'Alto apprendistato insieme agli Atenei

POLITECNICO DI TORINO100% di occupati: è il dato comunicato dalla Regione Piemonte sulle prospettive di impiego dei 446 apprendisti che hanno completato dal 2005 ad oggi percorsi formativi universitari in apprendistato nella nostra regione. L’Assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Piemonte, Claudia Porchietto, nel corso di una conferenza stampa ha rivolto quindi al ministro Francesco Profumo e alle Università della Regione un appello “per promuovere l’alta formazione in apprendistato e attivare, con il mondo delle imprese, proficue collaborazioni capaci di generare nuovi posti di lavoro. Per il triennio 2012-2014 sono stati stanziati 4 milioni di euro” – aggiunge l’Assessore – “al fine di attivare percorsi formativi in apprendistato indirizzati all’acquisizione di Lauree, Master o Dottorati di Ricerca. Un impegno finanziario corposo, che è in grado di contribuire all’assunzione di circa 400 giovani, a patto di riuscire a utilizzare tutte le risorse in campo. Per questo motivo diventa essenziale che tutti i rettori delle Università conoscano a fondo le potenzialità dell’alto apprendistato e si adoperino per studiare sinergie con le associazioni datoriali e il mondo delle imprese in modo da attivare i contratti d’apprendistato”.

Il Ministro, che da sempre ha sostenuto l’iniziativa, ha invitato i rettori a “lavorare per realizzare una sinergia nei fatti e non solo formale tra mondo universitario e mondo economico”. E a farlo “coinvolgendo i sindacati e le associazioni imprenditoriali sul tema della formazione permanente”.

L’attenzione alle esigenze del mondo produttivo, infatti, devono sicuramente essere tenute in considerazione quando si progettano i percorsi formativi, per formare figure effettivamente rispondenti alle necessità del mondo del lavoro, come ha ricordato il Rettore del Politecnico Marco Gilli: “La capacità di innovare è senza dubbio una delle principali leve dello sviluppo e la formazione di profili professionali di alto livello, sviluppati con percorsi formativi congiunti università-impresa, rappresenta un efficace canale per agevolare il trasferimento tecnologico dalle Università al contesto socio-economico”. Il Rettore, ha posto poi l’accento sul Dottorato in apprendistato: “Permetterà di sviluppare la cultura del dottorato industriale. È infatti il dottore di ricerca il vero anello di congiunzione fra il mondo accademico e le imprese che vogliono puntare sull’innovazione tecnologica”.