Primo piano

Internet senza fili bene comune per la persona, l'abitazione, l'ambiente e il territorio

POLITECNICO DI TORINOPortare Internet a banda larga in un rifugio di alta montagna come in una capanna di un’isola africana: può sembrare solo un esperimento estremo o una forzatura per introdurre elementi tecnologici in ambienti nell’immaginario comune estranei alla tecnologia. In realtà è molto di più, può rappresentare per un territorio isolato o svantaggiato la possibilità di uno sviluppo altrimenti impossibile, che questo territorio si trovi in Africa o nella provincia piemontese.

È quanto emerso dal convegno organizzato il 17 maggio scorso da Politecnico di Torino e Regione Piemonte, per discutere su Internet delle Persone e delle Cose, sull'abbattimento del divario digitale e sull'implementazione di servizi per la protezione e tutela del territorio, presentando esperienze concrete condotte dai Laboratori iXem Lab del Politecnico e Laboratorio ICT della Regione Piemonte: dal collegamento wireless da record dalla capanna Margherita sul Monte Rosa, fino alla domotica portata nel Comune di Verrua Savoia, alle esperienze di telemedicina alle Isole Comore.

Internet viene oggi da molti considerato come un bene comune, un servizio primario e imprescindibile. L’impiego di tecnologie accessibili e a basso costo per rendere la rete disponibile alla maggiore percentuale di persone possibile in tutto il pianeta è l’obiettivo comune delle iniziative condotte dai due laboratori: “Le smart communities, la dimensione umana delle tecnologie, sono concetti ormai centrale per lo sviluppo e saranno tra i cardini dell’VII Programma Quadro di finanziamenti dell’Unione Europea: noi siamo già abituati a lavorare insieme a tutti gli attori del territorio, come testimoniano bene le iniziative presentate oggi, ma dovremo potenziare ulteriormente queste sinergie”, spiega il Rettore del Politecnico, Marco Gilli.

“Gli enti pubblici hanno il dovere di potenziare tutti quegli strumenti che consentono di favorire il benessere cittadini e lo sviluppo dell’imprenditoria. Queste iniziative si inseriscono nel programma di infrastrutturazione del Piemonte, che la Regione propone come volano per lo sviluppo e l’abbattimento del disagio, anche nelle situazioni svantaggiate”, conclude Gabriella Serratrice, Responsabile laboratorio ICT Regione Piemonte.

“Generalmente la banda larga si sviluppa dove esiste un potenziale commerciale significativo: noi proponiamo tecnologie a basso costo, ma soprattutto misurate sulle reali esigenze del territorio. In più sono progettate e realizzate insieme a chi poi dovrà utilizzare il servizio e mantenere le piattaforme, sviluppando sul posto le applicazioni. Questo fa sì che le realizzazioni siano sostenibili, durevoli e estendibili su grandi scale”, conclude Daniele Trinchero, Direttore iXem Labs del Politecnico.