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Award europeo per il Politecnico: il supercomputer CURIE ospiterà gli studi del Poli sulle turbolenze

POLITECNICO DI TORINOAi meno esperti il termine turbolenza può far pensare soltanto ai fastidiosi vuoti d’aria che avvertiamo quando viaggiamo in aereo, ma il fenomeno è molto di più. È la modalità con la quale si trasporta e diffonde qualsiasi cosa: l’energia, il calore, la stessa materia, le particelle di varia natura indispensabili alla nostra vita, come l’aria che respiriamo o i pollini, così come anche ciò che può essere dannoso alla nostra salute come le polveri sottili, i gas e spray inquinanti o le particelle radioattive: ad esempio i fenomeni meteorologici in genere e il movimento prodotto a seguito della reazione fra combustibile e comburente nei motori a scoppio rappresentano turbolenze.

Gli studi sul trasporto turbolento sono tutt’altro che consolidati e il nuovissimo supercomputer CURIE @ GENCI/CEA, inaugurato a Parigi il primo Marzo 2012, ospiterà per 3.000.000 di ore di calcolo (equivalenti a 342 anni di calcolo su una macchina singola) il progetto 100% Politecnico di Torino del gruppo di ricerca coordinato da Daniela Tordella, docente di Fluidodinamica. Un record per l’entità dell’uso concesso e un riconoscimento da parte dell'organismo europeo PRACE (Partnership for Advanced Computing in Europe) che raggruppa i principali centri di supercalcolo europei (livello Tier 0) e ha l'obiettivo di consentire ai ricercatori europei l'accesso ai più avanzati sistemi di calcolo assegnando l’uso dei supercomputer alle proposte di ricerca con un significativo potenziale impatto internazionale.

Tramite Curie lo studio interdisciplinare delle turbolenze permetterà di formulare modelli interpretativi e predittivi per dare risposte a fenomeni di grande interesse e impatto sulla società. In particolare saranno approfonditi e quantificati l’importanza dell’auto-organizzazione presente fra le varie strutture vorticose nel distribuire velocemente ed a grande distanza le cose elencate sopra (dal profumo di pizza emanato da un forno alla radioattività rilasciata a seguito di un incidente in una centrale nucleare).
I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su Physical Review Letters, rivista internazionale di riferimento per la ricerca interdisciplinare.

Il gruppo è composto da Daniela Tordella, Michele Iovieno, Stefania Scarsoglio, Francesca De Santi, Silvio di Savino, Luca Gallana


Nell'immagine in alto: Mixing turbolento: distribuzione spaziale dell'intensità della rotazione delle particelle fluide attorno a linee normali al piano visualizzato

Sotto: il gruppo di ricerca