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Il Premio Onsager 2016 dell’American Physical Society a Riccardo Zecchina

POLITECNICO DI TORINORiccardo Zecchina, Professore ordinario di Fisica teorica del Politecnico di Torino (Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia) - ultimo allievo di Tullio Regge – riceverà il prestigioso Lars Onsager Prize, insieme ai suoi colleghi Giorgio Parisi (La Sapienza, Roma) e Marc Mezard (Ecole Normale Supérieure, Paris), nel corso della conferenza annuale dell’American Physical Society, la più grande ed importante organizzazione al mondo di fisici. È la prima volta che il prestigioso riconoscimento viene conferito a ricercatori italiani.

Il premio riconosce contributi “eccezionali in fisica statistica teorica” ed è stato conferito a Zecchina: “For groundbreaking work applying spin glass ideas to ensembles of computational problems, yielding both new classes of efficient algorithms and new perspectives on phase transitions in their structure and complexity”.

Il premio fa riferimento quindi a due risultati fondamentali. Il primo riguarda la caratterizzazione delle transizioni di fase che possono avvenire nei problemi di ottimizzazione e che rivela l’origine della loro complessità computazionale; il secondo si riferisce alla scoperta di una nuova classe di algoritmi distribuiti per l’ottimizzazione e l’inferenza statistica, che ha permesso di risolvere problemi ritenuti tipicamente intrattabili. Tali tecniche sono in fase di grande sviluppo ed hanno già trovato applicazioni da parte di molti ricercatori, in biologia computazionale, nelle tecnologie neurali e, più in generale, nei problemi di ottimizzazione su reti complesse e nella teoria dell’informazione. Uno dei campi di applicazione più attuali è lo studio di problemi inversi, ovvero l’inferenza di modelli causali a partire da dati su grande scala (“big data”).

Il Rettore Marco Gilli si è congratulato con il prof. Zecchina: “Si tratta di un grande riconoscimento che onora il nostro Ateneo e che valorizza il rigoroso contributo scientifico dei nostri ricercatori alla ricerca internazionale e l’importanza della ricerca multidisciplinare. Non possiamo che esserne orgogliosi e rinnovare le nostre congratulazioni a Riccardo Zecchina per il risultato conseguito”.