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L'Intellicence si racconta al Politecnico

POLITECNICO DI TORINOLa denominazione esatta del Servizio governativo è Dipartimento delle informazione per la sicurezza della Repubblica, ma d’abitudine, anche sulla base delle suggestioni del cinema o dei romanzi, viene identificato con i servizi segreti o l'“intelligence”. L’elaborazione dell’informazione è alla base del loro lavoro e la sempre maggiore complessità e rapidità di evoluzione del contesto richiede l’impiego di alte professionalità in ambiti diversi nonché tipologie e tecniche di raccolta ed elaborazione sempre più raffinate ed innovative.

Ma come funziona il Comparto intelligence? Chi lavora nel dipartimento delle informazioni per la sicurezza? Quale ruolo svolge? Sono queste alcune delle domande a cui ha cercato di dare risposta l’incontro con gli studenti del Politecnico del 26 novembre scorso, per promuovere e diffondere la cultura della sicurezza. L’incontro è stato l’occasione per illustrare il programma di collaborazione/confronto scientifico col mondo delle Università e dell'eccellenza culturale e scientifica e gli apporti che il mondo accademico e le comunità universitarie possono dare all'attività di intelligence in termini di contributi scientifici e di analisi, nonché per presentare le opportunità professionali per i laureati interessati a lavorare in questo settore.

Ospite di eccezione, il Direttore Generale del DIS Ambasciatore Giampiero Massolo a capo dell’organismo che coordina tutta l'intelligence italiana: “Le minacce che ci troviamo a fronteggiare oggi sono molto diverse da quelle del passato; sono multiformi, non più territoriali e spesso legate all’uso delle nuove tecnologie, delle reti. Anche l’intelligence deve cambiare e deve assoldare nuove competenze, con profili professionali specializzati nel combattere queste tipologie di rischio, come quelli dei laureati del Politecnico”.

In occasione dell'incontro è stato inoltre siglato un accordo di collaborazione tra l'Ateneo e il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, che permetterà di approfondire la collaborazione e aprire nuove prospettive per attività comuni di formazione e ricerca.