Al Politecnico la finale EMEA della Freescale Cup
Studenti provenienti da 11 Paesi europei si sono sfidati il 28 e 29 aprile scorsi nel corso della Freescale Cup 2015, competizione mondiale nel corso della quale team di studenti costruiscono, programmano e fanno gareggiare modelli di auto intelligenti lungo un circuito prefissato.La finale EMEA della competizione, sponsorizzata da Freescale® Semiconductor, si è svolta quest’anno al Politecnico, dove sono stati allestiti i tracciati di gara e di prova lungo i quali si sono sfidati i modelli di auto costruiti dai team. L’auto è autonoma e deve sempre rimanere all’interno del tracciato. Vince la vettura che percorre nel minor tempo l’intero tracciato senza uscire di pista. Le auto sono alimentate dai 32 bit Qorriva o Kinetis (MCUs) di Freescale, prodotti all’avanguardia molto diffusi all’interno del settore. Le vetture hanno la stessa struttura base del telaio e utilizzano batterie simili.
42 studenti raggruppati in 15 team in rappresentanza delle rispettive università di 11 Paesi europei hanno fatto gareggiare le proprie auto lungo un percorso sviluppato su una superficie di 88 metri quadri, comprensiva di rallentatori in rilievo, incroci, dossi e chicane. Nei sei mesi precedenti gli studenti avevano assemblato, programmato e testato i propri veicoli e prima della gara decisiva hanno avuto a disposizione un giorno e mezzo per testare e mettere a punto i rispettivi veicoli.
Durante il periodo di allenamento gli studenti dovevano dimostrare la capacità delle proprie auto di evitare ostacoli, accelerare rapidamente e frenare entro una distanza prestabilita.
Il team vincente, ARCar1 dell’Haute Ecole ARC Ingénierie, parteciperà alle finali mondiali della Freescale Cup che si svolgeranno presso il Fraunhofer Institute for Integrated Circuits IIS di Erlangen in Germania nei giorni 14–15 settembre 2015 per far gareggiare il proprio veicolo contro i finalisti delle altre regioni. Il Politecnico di Torino porta a casa un piazzamento di tutto rilievo, con il secondo e il quarto posto conquistati dai due team dell’Ateneo in gara.
“Per il Politecnico la partnership con Freescale è strategica in quanto consente ai nostri studenti di acquisire una conoscenza diretta di tecnologie all’avanguardia”, ha dichiarato Massimo Violante, docente del Politecnico che ha seguito l’organizzazione della competizione: “La Freescale Cup è l’esempio più rappresentativo di queste iniziative focalizzate sull’insegnamento in quanto consente agli studenti di acquisire una conoscenza a tutto tondo dei concetti di guida autonoma e di approfondire una vasta gamma di argomenti che vanno dalla visione computerizzata all’elaborazione embedded, alla meccatronica e alla progettazione orientata al modello. Inoltre, l’idea di un insegnamento di tipo ludico, che è centrale nella Freescale Cup, è un ottimo metodo per presentare temi avanzati agli studenti delle scuole superiori, contribuendo così a colmare il divario tra università e scuole superiori. Gli studenti sia universitari che delle superiori sono motivati dalla voglia di vincere e sono ansiosi di acquisire le conoscenze necessarie per sviluppare soluzioni innovative e avere la meglio sugli altri concorrenti. Dopo alcuni anni di esperienza posso dire che in generale i laureati che hanno partecipato alla Freescale Cup sono meglio preparati all’ingresso nel mondo del lavoro disponendo di un solido bagaglio tecnico e di ottime doti di comunicazione e capacità di lavorare in team”.
Il Politecnico, inoltre, con il Laboratorio di Neuronica, è stato chiamato a gestire la cronometria ufficiale ad alta precisione di tutte le gare del campionato, non solo a Torino, ma in tutte le competizioni locali e nella finale al Fraunhofer Institute.
“La 4° edizione della finale EMEA della Freescale Cup ha ribadito il crescente interesse degli studenti nei confronti delle tecnologie embedded”, ha dichiarato Flavio Stiffan, responsabile del Programma universitario EMEA, aggiungendo: “Gli studenti e i loro professori si sono impegnati a fondo in vista dell’edizione 2015 e i risultati si vedono. Rispetto agli anni scorsi le auto sono più veloci, più affidabili e presentano un maggior numero di funzionalità di controllo”.
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