Le reti d’impresa come chiave per lo sviluppo: presentata Poliart – Rete Politecna Restauro
Le reti di impresa come sfida e nuovo campo di applicazione delle competenze offerte dalle università: ne è convinto il Rettore del Politecnico Marco Gilli, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della rete «Rete Politecna Restauro» (che opererà con il marchio POLIART), uno dei primi esempi concreti di rete d’impresa made in Piemonte, nata con il supporto di Intesa Sanpaolo e di Mediocredito Italiano nell’ambito del Laboratorio Regionale per le Reti d’Impresa, che vede tra i suoi fondatori anche Confindustria Piemonte, Politecnico di Torino e ANCE Piemonte-Valle d’Aosta. La rete, un gruppo di imprenditori espressione delle migliori eccellenze del territorio nel campo del restauro di opere d’arte, architettoniche e monumenti, oltre che nel settore dell’edilizia privata e pubblica, si propone di fare sistema per accrescere la propria capacità competitiva, valorizzando il know how maturato nel settore del recupero di immobili di pregio storico e artistico e aprendo nuove opportunità di business, sul mercato nazionale e soprattutto all’estero.“Le università sono abituate a fare rete a tutto campo: con altre università, nella progettualità a tutti i livelli, con aziende e start up. Questa esperienza può essere messa a disposizione anche delle reti d'impresa, con le quali condividere competenze e conoscenze – ricorda il Rettore - C'è però un contributo ancora maggiore che l'università può dare: il capitale umano. È questa la componente vincente degli ecosistemi dove si fa innovazione autentica, come la Silicon Valley. Anche le piccole e medie imprese devono avvalersi di figure dall'alta professionalità, perché questo aspetto può fare la differenza. Quindi, un'altra capacità che il Politecnico può mettere a disposizione delle aziende è quella di progettare insieme percorsi formativi veramente utili all’impresa. Discorso ancora più valido in un campo, come quello del restauro, sempre più interdisciplinare; infine, credo che un altro sforzo che si deve fare per supportare soprattutto la piccola e media impresa è di mettere a disposizione i collegamenti internazionali dell'università, come da tempo si fa con la grande impresa”.
Sono molteplici, quindi, le azioni di supporto che possono essere attivate in una collaborazione che, proprio per il caratteristico settore di applicazione, può rivelarsi un ottimo motore di crescita per il nostro Paese: “L'ambito del restauro e del recupero del patrimonio è sempre più strategico, anche il Paesi che non hanno una tradizione in questo senso, come quelli di recente sviluppo, ma lo è ancora di più soprattutto in Italia, dove può davvero diventare motore di sviluppo e di crescita per un territorio”, ha sottolineato la professoressa Patrizia Lombardi, Direttore del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio.
La creazione di Rete Politecna Restauro è frutto dell’accordo di collaborazione siglato da Intesa Sanpaolo insieme a Confindustria Piemonte, Politecnico di Torino, ANCE Piemonte-Valle d’Aosta e principali Associazioni datoriali del Piemonte, che, oltre un anno fa, ha portato all’avvio del Laboratorio Regionale delle Reti d’Impresa: un vero e proprio “incubatore”, aperto a imprese esistenti e di nuova costituzione, ideato per promuovere tavoli tecnici, seminari, eventi, per agevolare l’incontro tra potenziali partner e per contribuire alla diffusione del contratto di rete presso le imprese piemontesi, come strumento di sostegno e accelerazione per la crescita e l’accesso ai mercati internazionali.
In basso, foto della conferenza stampa di presentazione della rete Poliart - Pasquale Juzzolino