Nasce il coro POLI∃TNICO
Tra numeri, progetti e ricerche, il Politecnico trova lo spazio per dedicarsi all’arte e, in particolare, alla musica. “POLI∃TNICO”, infatti, non è un errore di digitazione, ma è il nome scelto per il coro nato all’interno dell’ateneo.Il gruppo, formatosi grazie all’iniziativa di alcuni professori e studenti e, da maggio, parte delle iniziative culturali di Polincontri, è molto variegato, non solo per via del ruolo all’interno dell’ateneo, ma anche per la provenienza culturale dei partecipanti. Questa interculturalità si riflette anche nel repertorio: “Amezaliwa” (canto natalizio africano), “Tourdion” (danza rinascimentale), “Hear my prayer” (gospel) e “Sto mi e milo” (canto bulgaro), sono stati infatti i brani con i quali il coro si è presentato lo scorso 11 giugno nel cortile del Politecnico.
Il lavoro antecedente è stato lungo e impegnativo ma ha portato a degli ottimi risultati: sin dal mese di novembre 2013, il gruppo si è riunito ogni martedì sera, dalle 19.00 alle 20.30, per provare sotto la guida dei maestri Giorgio Guiot e Dario Ribechi, diventando sempre più affiatato.
Il punto di forza è stato il passaparola tra gli studenti, grazie al quale sin da subito sono state raccolte un numero massiccio di adesioni che hanno permesso ai volontari di mettersi subito a lavoro.
Il coro “POLI∃TNICO” si inserisce nel vasto universo di iniziative organizzate e volute all’interno del Politecnico, permettendo di riunire in un unico connubio musica e tecnologia, accoppiamento non del tutto insolito se si pensa che alla base di entrambe c’è una disciplina comune: la matematica.